Test di “introspezione gastronomica”
( Raffaele Sarti )
IV° Ordine
Se, nelle occasioni conviviali, mangi ossessionato dalla reputazione che gli
altri hanno di te e pur non sapendo cucinare, pur ignorando da dove il cibo
provenga e pur non conoscendo come sia fatto, fai di tutto affinché tu sia
considerato uno che sa mangiare, allora sei una persona che non riesce ad
ascoltare gli altri, sei un narcisista.
Il cieco che guida altri ciechi,
Pieter Bruegel il Vecchio, 1568
Appartieni alla categoria di quelli che pur potendo vedere rimangono ciechi; sei una persona alla quale non importa né essere, né avere ma sta a cuore soltanto “sembrare”! Aiuto ! Sei un caso quasi disperato.
III° Ordine
Se mangi pensando soltanto a riempirti lo stomaco, unicamente per tenere lontana la fame, oppure sei tra coloro che in un viaggio esotico si affannano a cercare spaghetti e tortellini, allora sei tra coloro ai quali non importa sapere, conoscere o imparare ma interessa soltanto AVERE!
La gola, Hieronymus Bosch, sec.XV
Appartieni alla categoria degli ingordi, di quelli “ non aperti alla conoscenza “. Qui il problema è più serio………dovresti applicarti moltissimo per recuperare tutto il tuo tempo sprecato !
II° Ordine
Se mangi anche quando non hai appetito, spesso distratto e senza sapere ciò che sta nel piatto, oppure mangi tormentato dal cibo che ti obbliga a vivere da malato sperando così di morire da sano, allora fai parte o di quelli che non prendono niente sul serio oppure di chi vive con mille paure.
Estrazione della pietra della follia,
Hieronymus Bosch, 1480 circa
Appartieni alla categoria degli ossessionati e di coloro che vivono con mille manie. E’ grave…….ma se ti impegni, forse ! puoi farcela.
I° Ordine, Empireo, il luogo degli eletti
Se mangi conoscendo, scegliendo e cucinando il tuo cibo, anche per le persone a te care, allora vivi il tuo tempo, sei un “aristocratico del gusto” e fai parte di quei pochi che siedono a tavola con l’impazienza sì di gustare ma anche con la voglia di condividere il piacere della buona tavola.
Banchetto alla Corte del Dio d’Amore, da
“Le Chevalier Errant” di Tommaso di Saluzzo,
Parigi, Bibliothéque Nationale de France
Ms. Fr. 12559 (1405 circa)
Appartieni alla categoria dei generosi e degli altruisti. A costoro è dedicato questo spazio che, spero, possa aiutare a far transitare in questa
élite gli esclusi, quelli cioè delle categorie precedenti.