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Categoria principale: 13.2 Giornali ed estratti
Categoria: 13.2.4 Cronaca
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VocePopolo 11 11 1900

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FATTI DI ALTAVILLA

“LA FINE”

   La pace fra i due medici condotti di Altavilla, dottori signori Giordano e Tomasone, fu preludio dell' altra seguita fra prenominato dott. Giordano ed il nostro carissimo amico signor Pasquale Severini Sindaco funzionante di Altavilla, per delegazione del titolare.

   Dopo franche e leali spiegazioni, fattesi scambievoli dichiarazioni di stima, si strinsero le mani come si addice tra gente per bene.

   Tutto ciò si deve alla efficace ed autorevole cooperazione del signor Procuratore Generale comm. Francesco Landolfi, nel cui sontuoso palazzo si tenne per la circostanza, un lauto convito, al quale intervenne il fior fiore della cittadinanza, fra i quali notammo: l' avv. Domenico Clemente di Cervinara; il Sindaco di Altavilla signor Bruno Fortunato; il Tenente Colonnello della M. T. cav. signor Beniamino Bruno; il Giudice avv. signor Giuseppe Giordano; il Vice Pretore locale cavalier Luigi Alfonso Bruno; l'avv. signor Ernesto Santelia; il Conciliatore prof. Francesco Ippolito Bruno, che lesse una bellissima e spiritosa, poesia d' occasione, il Capitano del 35° Fanteria signor Raffaele Severini, gli Assessori signori Romeo Marini, Tomaso Bartolini e Carmine Rossi, il Segretario Comunale signor Luigi Severini; il Notaio signor Giuseppe Bruno; il prof. signor Antonio Caruso; il signor Luigi Sarti ed altri.

   Il concerto musicale allietò nella fine il convito.

   Noi siamo veramente lieti di tale avvenimento e vogliamo augurarci, che la pace sia duratura e sincera, poichè, nei tristi tempi, che volgono di essa a preferenza hanno bisogno le famiglie ed il paese.

   Ne ciò sarà, difficile, se ognuno, battendo la propria strada, lascerà libero campo alle legittime ed oneste aspirazioni degli altri conseguendo così assai più graditi e proficui benefici morali e materiali.

   Intanto esprimiamo le nostre sincere congratulazioni al signor Procuratore Generale comm. Landolfi, che con suoi modi sempre squisiti e senza urtare alcuna suscettibilità, nei pochi giorni della sua villeggiatura in Altavilla, sua patria, seppe conseguire la pacificazione di persone per le quali il paese era diviso e scisso tenendo senza alcun prò continuamente agitata quella laboriosa cittadinanza.

   Auguriamo che gli Altavillesi godano lungamente di tale pace e che laboriosi come sono, possano dedicarsi con tranquillità ed attività, a migliorare ciascuno la propria condizione e tutti concordi, quella del paese, che dopo tanti anni di libertà, nessun progresso ha fatto.

La Voce del Popolo

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