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Categoria principale: 13.2 Giornali ed estratti
Categoria: 13.2.4 Cronaca
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ROMA 11 10 1950

 

Una lettera del Sindaco di Altavilla Irpina

(Dal quotidiano “ROMA” dell’11 ottobre 1950)

ALTAVILLA IRP. 10

   Dal Sindaco di Altavilla Irpina riceviamo e pubblichiamo:

   Ill.mo Sig. Direttore,

    In riferimento ad una corrispondenza del “Roma” dal titolo “Sospese le costruzioni per l’opposizione del Sindaco!” — pubblicata in data 1 ottobre corr., num. 235, prima edizione ci sia consentito di precisare quanto qui appresso.

     1) Non è nelle attribuzioni del Sindaco concedere l'autorizzazione, o negarla, di attingere acqua - per uso industriale - dai pubblici fontanini. Tale diritto spetta esclusivamente alla Direzione dell’Alto Calore. Ove occorra una tubatura per il prelevamento dell'acqua e debba essa percorrere una pubblica strada allora, si, è necessario un permesso da parte dell'Autorità Comunale. L’impresa appaltatrice del costruendo Asilo Infantile dopo aver inoltrata domanda per la postazione d'una siffatta tubatura non ne ha atteso il permesso e subito dopo ha installato una canalizzazione in ferro attraversando Via Avellino e Viale S. Francesco d'Assisi. Ciò facendo ha commesso, evidentemente, un arbitrio. Per un criterio di prudente sopportazione il Municipio non ha creduto, sinora, di elevare alcuna contravvenzione e la conduttura ubicata senza permesso è rimasta al suo posto, in piena efficienza. Niente sospensione, dunque. di lavori per mancanza d'acqua. Asserire il contrario sarebbe un puro mendacio.

     2) Nei riguardi delle case dell'Ente Zolfi - per la maggiore chiarezza della rettifica - fa d'uopo una premessa. L'istituto Autonomo delle Case Popolari di Avellino e l’INA-CASA di Roma hanno scelto per le abitazioni che fabbricano in Altavilla una località che è in prosieguo di Via Giardinetto. Detta località è state contrastata dai proprietari del terreno, ma il Genio Civile di Avelino e la Prefettura hanno tenuto duro. Avendo i proprietari adito il Consiglio di Stato, questo ha confermato quanto avevano stabilito e Prefettura e Genio Civile. Va sorgendo, così, nella prescelta località di Via Giardinetto, un quartiere operaio con annesso caseggiato per la locale Scuola d’Avviamento Professionale. Ad un anno di distanza dall’inizio delle costruzioni entra in lizza l'Ente Zolfi Italiano. Questo Ente, in omaggio ai signori Capone, proprietari delle Miniere, ha deciso di apprestare le sue case in continuazione della Strada Federico Capone, creando un budello verso una tenuta dei Capone medesimi.

   Una località siffatta, per ragioni di planimetria fu gia scartata dal Genio Civile di Avellino. E il Sindaco, per tale fatto e per non veder guastato l'unita del quartiere popolare - che già va delineandosi in Via Giardinetto - espose agli organi competenti e su per la stampa le ragioni che avrebbero dovuto rendere più saggio, meno corrivo, l’atteggiamento assunto dall’Ente Zolfi per la località preferita.

   Nella esposizione del ragionamento addotto il Sindaco è stato validamente appoggiato e difeso dalla Prefettura. Ma l'Ente Zolfi, curandosi poco di ciò che è la realtà delle cose, ha iniziato - in barba a mille ragioni tecniche - i lavori di costruzione.

   Il Sindaco non ha mosso alcuna pedina contro gli sterri e la posa delle fondamenta delle nuove case, onde la interruzione - lamentata dall’autore della corrispondenza, oggetto della presente rettifica – è stata soltanto una bugia, una piccola manovra, uno sfogo d'odio a una... manata di discredito contro il Sindaco,

   Colui, invero, che ha redatto la corrispondenza fu capo del Sindacato Zolfatari e spera ardentemente di tornare nella carica e difendendo la scelta del terreno fatta dall'Ente Zolfi, crede anche d’ingrandire e di nobilitare il suo rione ma nel fare ciò si è lasciato prendere un pò la mano ed ha infarcito una prova per cui tutto un disastro – il disastro di una cruda disoccupazione - si era abbattuto sugli operai dell'Asilo Infantile e su quelli dell'Ente Zolfi. Niente di vero. I lavori, dopo la finta interruzione, sono stati subito ripresi e la ripresa è stata salutata dallo sparo - come si voleva - di quattro mortaretti.

F.to Giov. Battista Agostino Fabrizio Sindaco di Altavilla Irpina

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