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IlMattino 15 1 1972

 

ALTAVILLA IRP., 14 gennaio

   Si attende una definitiva chiarificazione sulla vertenza che ormai da più anni si trascina, con esasperante lentezza, tra lo Stato ed il Comune, relativa al Gran Comital Palazzo ed all'ex Caserma del Carabinieri, già antico Convento dei Verginiani.

In tal senso noi rivolgiamo vivi appelli al dr. Raffaele Sbrecia, commissario prefettizio.

   Allo stato attuale, siccome la bonaria composizione della vertenza anzidetta non è ancora divenuta “operante” per le lungaggini dell'iter burocratico, riteniamo utile porre questi quesiti:

     a) Se dovesse crollare in tutto od in parte il Gran Comital Palazzo, abbandonato com'è al suo destino, seminando lutti e rovine, chi sarebbe tenuto a risarcire i danneggiati ? E se, per somma sventura, ci “scappassero” anche i “morti”?

     b) Se dovesse crollare l'ala Nord-Est del Convento dei Verginiani provocando gravi “sinistri” tra innocenti cittadini, a chi verrebbe attribuita la responsabilità “oggettiva”, visto e considerato che anche l'ala in parola di questo edificio fu dichiarata dai tecnici pericolante ?

   Certamente, nel malaugurato “caso” - ricordiamo che i due grandiosi Palazzi sono stati dichiarati “inabitabili” dagli organi tecnici - sorgeranno contestazioni tra il Comune e lo Stato, salvo che non si vorranno attribuire le colpe alla famiglia De Capua (feudatari di Altavilla che tanti secoli or sono costruì il Palazzo Baronale ed ai monaci che intorno al 1400 edificarono il predetto Convento dei Verginiani.

   A sostegno delle nostre domande, ricapitoliamo i fatti, scaturiti da documenti ufficiali e non “dai vari si dice”.

   Il Consiglio comunale nella, seduta del 20 settembre 1964 nel respingere la pretesa dell'Intendenza di Finanza di Avellino, riaffermò il diritto di proprietà del Comune sul Gran Comital Palazzo e sull'ex Monastero dei Verginiani. Con tale atto veniva posto un punto fermo alla nota dell'Intendenza di Finanza che reclamava il diritto di proprietà sugli edifici anzidetti.

   La “divergenza” tra il Comune e lo Stato si protrasse per alcuni anni, finché il 13 settembre 1963 il Consiglio comunale deliberò di porre fine alla vertenza con lo Stato mediante un ragionevole accordo: il Comune rinuncerebbe ad ogni suo diritto sul Gran Comital Palazzo a favore dello Stato, mentre lo Stato avrebbe dovuto riconoscere la piena proprietà del Comune sul Palazzo dei Verginiani, più noto come ex Caserma dei Carabinieri.

Con questa delibera il Comune intendeva porre fine alla vertenza anzidetta che si trascinava fin dal 10 aprile 1961.

   Passarono due anni finchè la Direzione generale del Demanio fece sapere “di non essere aliena dall'accettare la proposta transattiva (Gran Comital Palazzo allo Stato, ex Convento dei Verginiani al Comune) ed ha autorizzato l'Intendenza di Finanza a predisporre apposito schema di atto sulla base delle proposte avanzate dal Comune di Altavilla Irpina”.

   Il Consiglio comunale, nella seduta dell'l ottobre 1970, ratificò “la convenzione” con la quale veniva ceduto alto Stato il Palazzo Baronale, mentre l'ex Convento restava di esclusiva proprietà del Comune.

   Il Consiglio delegò il Sindaco di stipulare il contratto con lo Stato.

   Nel mese di gennaio del 1971 la convenzione venne firmata anche dal rappresentante dello Stato per cui la controversia (durata circa 10 anni) tra il le Demanio e il Comune poteva considerarsi conclusa, almeno per il Comune.

   Ma si sa come procedono queste “pratiche”; occorrono, per la definitiva e legale loro definizione tante “approvazioni”, fra le quali la più importante, era certamente quella della Direzione generale del Demanio. Questa “approvazione” a quanto ci risulta, è avvenuta nel mese di ottobre del 1971, per cui l’iter della pratica dovrebbe essere “quasi al termine”. Forse occorrerà firmare nuovamente “l’atto” da parte del Comune di Altavilla.

   Vogliamo sperare che tale pratica venga portata a termine al più presto possibile e ciò sia per procedere a lavori tali da scongiurare eventuali “sinistri” e sia per ottenere, grazie all'amore che il dr. Angelo Caruso mostra di avere con i fatti per la sua e nostra Altavilla, l'intervento della Soprintendenza ai Monumenti per la Campania per restaurare il Gran Comital Palazzo, tanto caro agli altavillesi.

Antonio Severino