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IlMattino 24 1 1907

 

Corriere meridionale

AVELLINO

FIGURE CHE SCOMPAIONO

ALTAVILLA IRPINA, 21. — (Sir Michael)

   Si è spento ieri l’altro, in età di 71 anni, l’avv. Ulisse Landolfi, figlio di quel nostro illustre concittadino Serafino, che fu segretario particolare del famoso Peccheneda, direttore generate della Polizia borbonica.

   Galantuomo del vecchio stampo, come ben pochi ve ne sono ancora qua; galantuomo non per titoli, ne per censo, ma per azioni, per fatti, per sentimenti, per la fine, signorile, educazione ricevuta; l’avv. Ulisse Landolfi lascia un vuoto profondo nell'animo di quei pochi che si onorarono, e ch’egli onorò della sua pregevole amicizia. A Napoli, dov’era nato e dove, in giovinezza frequentò lo studio legale del celebre Prof. De Roberto, assistette al mutamento degli ordinamenti politici e conobbe con molta intimità parecchi fra coloro che, sorti sulle rovine altrui, vanno ora per la maggiore nel mondo politico italiano con fortuna sempre crescente, ma non sempre meritata. Tornato qui col proprio genitore, il venerando D. Serafino, morto, quasi centenario nel 1901, si volle tenere sempre lontano dalle bassezze e dalle miserie dell’ambiente locale e se ne visse lassù nel casino paterno, in mezzo ai campi fertili e all'aia pura, facendosi vedere molto raramente in paese, per affari privati urgenti o delicati. Con animo nobile e con elevata cultura, che fino alla morte lo ha illuminato, tenne fronte a tutti i rovesci della fortuna, a tutte le più nere prove dell’ingratitudine umana e alle disgrazie numerose che, specialmente in questi ultimi tempi, si abbatterono sulla sua casa. E così, sereno e tranquillo qual visse, egli è morto ieri, sotto lo sfolgorio del sole sorridente sul suo casino, assistito appena da pochi familiari!...

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