Ipersalina, acqua minerale di Avellino ( comunemente detta del Pozzo del sale), Notizie

storiche, cliniche ed analitiche, Mostra regionale irpina, Avellino 1927

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Oggi, per gran parte delle nuove generazioni, il toponimo pozzo del sale si riduce al nome di una località spesso attraversata con l'auto per raggiungere la zona industriale di Avellino.

Per gli anziani, custodi della memoria, il toponimo richiama invece esperienze vissute, spesso mitizzate da un profondo attaccamento al passato. Recentemente, su questo sito denominato pozzo del sale  è stata pubblicata, a firma del Prof. Francesco Barra,  una preziosa quanto rara indagine storica.

   Fino all’ultimo periodo bellico, pozzo del sale era il sito dove gran parte delle famiglie, non solo altavillesi, si recava per fare scorta di sale, elemento indispensabile alla sopravvivenza ma che, per le difficoltà della guerra, era stato razionato dalle autorità e quindi era estremamente prezioso e raro da trovare.

   A distanza di pochi decenni, i profondi mutamenti del territorio ma anche tutto ciò che ha rivoluzionato la vita quotidiana delle persone, ha ridotto pozzo del sale a resti materiali e al solo ricordo di un sistema di vita scomparso oltre che a un certo tipo di gestione del territorio non più praticato. L’abbandono del sito ha creato l’oblio, la perdita di certi saperi, ha cancellato per sempre anche una particolare cultura del territorio.

   Nel procedere ricostruttivo della memoria collettiva, attraverso la breve relazione, qui riportata, altavillahistorica intende contribuire a strappare un brandello di passato dall’oblio e restituire nuova luce a questa località, memori e consapevoli della sua importanza e della sua centralità nella vita materiale che ha segnato il vivere quotidiano delle persone, fino ad un recente passato.

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