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Severini, Michele, La peste del 1656, conteggio dei morti e disposizioni per la

compilazione del catasto (appunti di M. Severini)         

 

( Richiesta indirizzata dal Conte di Altavilla perché s'ordini al Governatore locale di costringere i cittadini ad accatastarsi i beni dei parenti morti nel contagio del 1656. Il documento contiene anche il conteggio dei morti ed una breve relazione sui criteri adottati dall’Università per la compilazione del catasto).

[Appunti di M. Severini tratti dal protocollo del notaio Giovanni Antonio Bosco,

1628/1660]  

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Peste 1656 appunti a   Illustrissimo et Eccellentissimo Signore

   L’Università d’Altavilla supplicando: fa intendere a V.E. come stando facendo il general Catasto, seu apprezzo delli beni stabili, animali, testatico, industria di cittadini et forestieri servata la forma della Regia Pragmatica non si può questo finire per causa ch’alcuni beni stabili per la mortalità dei cittadini nel passato contaggio che non vi sono rimasti figli, ma in alcune heredità iacenti vi sarriano legittimi eredi quali ricusano accettare dette heredità, et beni stabili per esserno incolti boscosi, et di pocha rendita, per lo che si perdono in grave danno et interesse non solo d’essa Università ma anche di V.E., perdendo li renditi che vi sono in quelli; che perciò ricorre dalle benignie grazie di V.E. dare ordini al Governatore, che astringhi li parenti più prossimi in grado delli cittadini morti per posserli accatastare in loro persone, et quelli beni stabili dove non vi sono parenti ordinare si  possano accatastare ad altri cittadini convecini, affinché non si perdino li fiscali et renditi di V.E., o pure essendono ricaduti all’ E.V. et volendoli dare ordine li si pongono in detto catasto alla bonatenenza di V.E. il tutto per fare detto catasto esplicito, et senza litiggii delli poveri esattori di detto catasto il tutto riceverà a gratia da V.E. ut Deus.

   Il nostro Governatore osservi in questo particolare l’istruttione lasciatali da noi, con astrengere detti heredi ad accatastarsi tutte le robbe dei parenti morti quando si costerà che habbiano partecipato qualche cosa di dette heredità .

Altavilla li 16 giugno 1660

                                                       Il Gran Conte

   Segue- Nota reale et destinta de tutte l’anime passate da questa in miglior vita nella terra d’Altavilla nel prossimo passato contaggio incominciando dale mese di maggio 1656 per tutto agosto di detto anno.

   Sono l’infrascritti seguenti. Da essa si apprende che

- i morti furono                        595

- i fuochi interamente estinti   106

- tra gli atri morti:   il Notaio Marcantonio Bosco

                                il Notaio Fabritio del Tufo

- Francesco Severino del quondam Altobello e Isabella Severino sorella

- che vi era una sola famiglia de Marino, il cui capofoco è detto adventitio

   E poi a pag. 167 (protocollo del citato notaio Giovanni Antonio Bosco) si legge:

che per obbedire a quanto ci viene comandato per l’ordini regii Noi sottoscritti Sindaco et testi della Terra d’Altavilla havemo fatto scrivere la presente relatione vera reale, et destinta dell’anime morte in questa terra nel proximo passato contaggio fuocho per fuocho con esplicatione nell’imargine delli fochi estinti; facemo anche relatione come in detta terra s’è vessuto et si vive per catasto, et anco quest’anno si sono vendute le gabella della macina, a carte quelle sono state attestate o depositate alla regia Cascia, et si sono inviate le copie dell’obliganze in potere del Signor Reggente l’officio di Percettore. Et dalle oncie di detto Catasto s’exige et si pagha la regia Corte creditori instromentarii et altri crediti et occorrenze dell’Università, et in fede della verità ne avemo fatto scrivere la presente per mano del subi...tto nostro ordinario cancelliero signata con il segno della croce di nostre proprie mani, et sigillata con il sogello solito di questa Università.

   Altavilla 23 di novembre 1657.

+ Il segno di croce di Angeletto Lombardo Sindaco s.n.

+ Il segno della croce di Aniballe Ciardello Eletto s.n.

+ Il segno della croce di Gioseppe Severino Eletto s.n.

+ Il segno di croce di Giovanni Landolfo Eletto s.n.

   E alla pagina seguente 168 (protocollo del citato notaio Giovanni Antonio Bosco)

Se fa fede per noi sottoscritti del quanto detta Terra d’Altavilla a chi la presente spetta di tendere o farrà in quella sorveglia modo per tentare ............................ con giuramento come per obedire all’ordini del R. Preside di Montefuscoli ................ da solo havemo fatto la retroscritta lista seu nota delle persone morte in detta terra d’Altavilla, et fochi estinti et trovamo che siano morti 582 persone inclusene fochi estinti numero 102 ........ della retroscritta nota comeppure, et in detta terra si vive per catasto, et in fede della Università vi avemo fatto tenere la presente ......... dal retroscritto nostro ordinario Cancelliero signato ed il segno di croce de nostro .......... mani........ per nostro......... Havere sigellata col solito sogello dell’Università.

   Altavilla 23 novembre 1657LOGOridotto