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                                           Piantina 4Largo Angelo Caruso

                                                   già Largo San Pietro

Denominazione

Fonti documentarie

Descrizione e motivazioni

Largo

San Pietro

Stradario compilato dal perito Tartaglia Serafino Approvato con delibera Consiliare, n. 87 del 24-9-1868

Strada delle Pietre:

“……..Questa è una delle principali strade del paese ed anche la più spaziosa. La medesima comincia dall’estremità superiore del paese denominato Largo San Pietro che offre un parallelogramma e, scendendo, si dirama nella sua estremità in tre: strada Fontana, Macello e Ponte. Lungo il suo cammino si collega con altre strade che in seguito descriveremo: Pizzo Del Muro, Traversa Comunale Irpina, Foresta, Sellitti, Vicolo Dei Rossi, Ospedale, Vicolo Dei Prata. La sua lunghezza è di metri 280,00 e nel punto di partenza è larga metri 23,40. Nella sua estremità misura metri 26,00. Nell’ estremità superiore, verso il lato occidentale, vi è uno spiazzo di figura rettangolare denominato largo San Pietro, i cui lati offrono la lunghezza compensata di metri 35,00 per la larghezza di metri 34,50…….” . E a proposito di Piazza San Pietro sappiamo che con delibera della Giunta Municipale del 3 marzo 1874 si decide di "compianare" davanti il Monastero per " impiantarvi una villetta circondata da piante arboree "

Largo

Angelo Caruso

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 137 del 22 dicembre 1994

Si delibera modificare la denominazione di Largo San Pietro con il toponimo “Largo Angelo Caruso ”

Angelo Caruso, nato a Capua (Caserta) il 16 gennaio 1910, è morto a Napoli il 30 novembre 1991. Funzionario della carriera direttiva nell'amministrazione degli Archivi di Stato dal 1933 al 1947, in servizio presso quello di Napoli e Direttore incaricato di quello di Potenza (1941-42).

Dal 1947 al 1959 direttore dell'Archivio di Stato di Foggia, il più importante dopo il Grande Archivio di Napoli, dell'Italia Meridionale, ma in grave condizioni per avverse vicende già da prima del 1940 e, a causa della guerra, diventato una massa confusa di carte.

Ottenute adeguate provvidenze sia dallo Stato che dall'Amministrazione Provinciale di Capitanata, per la riparazione dei danni bellici e per il rinnovamento delle attrezzature, i1 dottor Caruso, nonostante l'esiguità del Personale, ha ricostruito i fondi archivistici, lasciandone numerosi, tra i più importanti, in razionale ordinamento, forniti di strumenti di ricerca.

Particolare benemerenza del dott. Caruso è l'aver concorso in modo rilevante con la “società Dauna di Cultura” al risveglio della cultura intorno alla Dogana delle pecore e al Tavoliere delle Puglie, come documentano gli studi effettuati in archivio per la elaborazione di tesi di laurea delle quali alcune cospicue, e gli stessi suoi contributi monografici. Dal 1959 al 1973 fu titolare della Sovrintendenza Archivistica per la Campania. Le sue Pubblicazioni, circa una cinquantina, sono di interesse diverso e propriamente:

•        di carattere Archivistico

•        di carattere storico-artistico

•        di carattere storico

•        di carattere religioso

La sua attività di studioso fu affiancata dalla attivita' caritativa.

Infatti fece parte della Conferenza di S.Vincenzo dei Paoli, fin dal 1938.

II suo cristianesimo vissuto, cioè sofferto e praticato in silenzio, con le visite ai poveri dopo la messa della carità (o dei poveri ) che è celebrata ogni prima domenica del mese.

Nel suo paese di origine, Altavilla Irpina, donò al Comune il suo palazzo di famiglia per istituire una biblioteca, intestata al Padre Agostiniano "Angelo Caruso" suo zio.

E' per importanza una delle prime biblioteche della provincia, con più di diecimila volumi.

Si è sempre prodigato affinché opere monumentali di Altavilla venissero restaurate conservando le caratteristiche del periodo di costruzione.

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